La Grecia è fortemente preparata e determinata a difendere ancora una volta i confini europei. Lo ha detto il viceministro degli Esteri Miltiadis Varvitsiotis, in occasione del Consiglio Affari generali a Bruxelles. Ha osservato che la strumentalizzazione dei flussi di rifugiati, come avviene attualmente ai confini di Lituania e Polonia, “non influirà su altri aspetti dell’Unione europea, come il Mediterraneo sudorientale”.
Per la Grecia, ha sottolineato, “lo spazio vitale dei Balcani occidentali deve assolutamente trovare la porta aperta verso l’Europa, ciò contribuirà alla stabilità nel nostro vicinato, ma ovviamente impedirà ad altre forze di acquisire un ruolo e una presenza forti nei Balcani occidentali così importanti per la nostra sicurezza ma anche per la nostra prosperità economica. È importante per noi, e nel contesto della preparazione del Consiglio europeo, sollevare ancora una volta i problemi di sicurezza vivi che il nostro paese deve affrontare dalla provocazione turca e dalla necessità di solidarietà a tutti i livelli”.
E ha concluso: “Di fronte a una tale ripetizione di eventi del passato, come quelli che abbiamo vissuto a Evros nel 2020, la Grecia è ortemente preparata e determinata a difendere ancora una volta i confini europei. I nostri partner devono saperlo e hanno espresso il loro sostegno in anticipo”.