I media turchi attaccano nuovamente la Grecia e sostengono che le basi americane di Alexandroupolis e Creta rappresentano un “assedio” della Turchia.
In primis la CNN Turk ha presentato una mappa della Grecia che mostra tutte le basi statunitensi, con le accuse da parte dell’analista di Hurriyet Amtulkadir Selvi: “Si è creata una catena ad Alexandroupolis verso la Turchia. Ci sono basi navali, basi aeree, sistemi di allerta precoce. Controllano l’Egeo e ora stanno arrivando nel Mediterraneo. C’è Creta, ma non è abbastanza per loro”.
In secondo luogo secondo l’agenzia statale governativa Anadolu i droni dell’aviazione turca avrebbero avvistato veicoli corazzati sbarcati da navi da guerra a Lesbo e Samo (foto Twitter Anadolu profile). Le foto in questione sarebbero state scattate il 18 settembre e mostrano navi cargo greche che scaricano veicoli corazzati da combattimento nelle due isole.
L’articolo continua sostenendo che “fonti della sicurezza” in Turchia “hanno descritto questi eventi del 18 e 21 settembre come l’indicazione più chiara che la Grecia continua ad armare le isole vicino alla Turchia”.
Nelle stesse ore il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, ha nuovamente attaccato la Grecia all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, mentre per tutta risposta il premier greco Kyriakos Mitsotakis ha scritto un post in lingua turca con una citazione dal suo discorso all’Assemblea generale delle Nazioni Unite: “Con questo messaggio delle Nazioni Unite vorrei rivolgermi non solo ai leader turchi ma anche al popolo turco: la Grecia non minaccia la Turchia. Non siamo il nemico. Siamo vicini e attribuiamo grande importanza alle relazioni amichevoli tra di noi”.