“Capisco l’irritazione turca, l’ultima posizione delle Nazioni Unite e anche del Dipartimento di Stato in merito alla validità del memorandum turco-libico è evidente che ha creato intenso nervosismo da parte turca “.
Così il ministro degli esteri, Nikos Dendias, risponde ironicamente alle nuove dichiarazioni provocatorie del ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu secondo cui la Grecia ha perso la testa e che la Turchia non permetterà a nessuno di intrappolarla.
Il Consiglio di sicurezza dell’ONU è intervenuto sulla decisione di rinnovare per un anno la Missione dell’ONU in Libia e per la Grecia si tratta di uno sviluppo particolarmente importante. Nel testo, tra le altre cose, per la prima volta appare un esplicito riferimento all’articolo 6 dell’Accordo del Forum di dialogo politico libico, il quale prevede che il governo non possa stipulare accordi che vincoleranno il Paese in futuro e possono nuocere alla politica estera del Paese. Proprio in questa categoria rientra la firma tra il governo di Tripoli e la Turchia del ‘memorandum’ sugli idrocarburi.
La posizione problematica della Turchia in seno alla Nato è stata sottolineata anche dal quotidiano economico tedesco Handelsblatt, secondo cui il conflitto tra Grecia e Turchia sta diventando sempre più chiaro, mentre “attraverso un ambizioso programma di armamenti, Erdogan acquista sempre più importanza”. In questo contesto e alla luce di questescelte, silegge, la Turchia si trasforma in un partner problematico della Nato, con Erdogan prmai considerato sempre più imprevedibile all’interno dell’alleanza.
(Foto: twitter profile Dendias)