Numeri importanti, quelli che la Commissione Ue riserva alla Grecia: non solo la palma di prima classificata per gli investimenti nel triennio 2022-2024, ma anche dati incoraggianti alla voce crescita. Per il 2023 è data al 2,4% dall’1,2% previsto lo scorso inverno, con un avanzo primario del 2,5% del PIL e un’ulteriore riduzione del debito del 16,4% del PIL entro la fine del 2024.
Nelle sue previsioni di primavera la Commissione europea osserva che il PIL dovrebbe crescere del 2,4% nonostante i consumi privati siano scesi dal 7,8% nel 2022 all’1,6%. Per il prossimo anno la crescita economica è stimata all’1,9%, convergendo gradualmente con la crescita potenziale del Paese, con gli investimenti che rimangono un contributo fondamentale alla crescita del prodotto, seppure a tassi inferiori rispetto al triennio 2021-2023. probabile che sia sostenuto dall’aumento dei redditi reali.
“Le previsioni odierne della Commissione Europea confermano l’andamento positivo, le dinamiche di sviluppo e le promettenti prospettive dell’economia greca. Allo stesso tempo, certificano l’efficacia della politica economica del Governo – commenta il ministro delle Finanze Christos Staikouras – si stima che il nostro Paese, nonostante le pressioni inflazionistiche e le accresciute incertezze del contesto internazionale, continui a mostrare un tasso di crescita significativamente superiore alla media europea nel triennio 2022-2024. La Commissione aggiorna significativamente le sue previsioni per l’economia greca quest’anno, stimando che crescerà a un tasso più che doppio rispetto alla media europea”.