“L’Italia si impegna a promuovere, nell’ambito della Presidenza G7, una dichiarazione politica che consenta di raggiungere l’obiettivo della ratifica dell’accordo mondiale BBNJ. Questo entro la terza conferenza ONU sugli oceani (UNOC-3) programmata a Nizza a giugno 2025”.
Così il Sottosegretario al Mase Claudio Barbaro nel suo intervento alla nona Our Ocean Conference di Atene, alla presenza di 15 Capi di Stato, 62 Ministri e Sottosegretari e 120 delegazioni di Governo.
BBNJ, è l’accordo sulla conservazione e uso sostenibile della biodiversità marina delle aree al di là della giurisdizione nazionale, è uno strumento importantissimo di rafforzamento della governance dell’alto mare, e reale contributo all’implementazione di obiettivi ambiziosi internazionali quali il target sulla conservazione del 30% dell’Oceano mondiale entro il 2030.
Nella nona edizione della Our Ocean Conference, sono stati trattati i temi del turismo sostenibile nelle aree costiere e insulari, con particolare attenzione agli interessi delle comunità locali e delle piccole isole, oltreché all’adattamento del settore turistico ai cambiamenti climatici; il green shipping, incluso la decarbonizzazione, la riduzione di emissioni inquinanti (diossido di zolfo e di azoto) e la gestione dei rifiuti; la riduzione dell’inquinamento marino da plastica e microplastica e la transizione verde nel Mediterraneo. Particolare attenzione, infine, è stata riservata all’Accordo mondiale sulla conservazione e uso sostenibile della biodiversità marina delle aree al di là della giurisdizione nazionale quale storico successo in tema marino, con focus alla implementazione dei suoi goal.
“In particolare, sul turismo, forte impegno dell’Italia nel promuovere un effettivo turismo sostenibile nei 25 parchi nazionali e nelle 32 aree marine protette italiane. Di questo siamo stati chiamati a parlare oggi”, ha spiegato Barbaro. “E quale concreto esempio di questo impegno abbiamo annunciato l’app Visit Naturaitalia e il rinnovo imminente del portale web Naturaitalia, che coniugano la transizione ecologica e quella digitale.
Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, ha deciso di investire in maniera importante su una specifica misura del PNRR, che punta sulla digitalizzazione: la sfida è quella di promuovere un turismo della natura che non sia fugace e superficiale, ma che si basi su un’adeguata preparazione e conoscenza dello specifico territorio, utilizzando piattaforme digitali come mezzi efficaci per intercettare anche le nuove generazioni, attori chiave per le future politiche ambientali e per l’attuazione di ogni politica di cambiamento”, conclude Barbaro.