L’assenza per decenni in Grecia di piani regolatori effettivi è alla base dello scempio architettonico di moltissime città greche, dove i palazzi sono costruiti praticamente attaccati l’uno all’altro. Caso forse unico in Europa. Qualcosa è cambiato durante la crisi finanziaria dello scorso decennio, con un serie di riforme e modernizzazioni che sono state messe in campo per le nuove costruzioni, mentre per il già fatto resta purtroppo l’icona di interi quartieri ammassati come blocchi di cemento. 

La materia però resta di estrema attualità, con l’iniziativa del governo riguardo la riforma del catasto. Al momento molti trasferimenti immobiliari sono “bloccati” da piccole differenze di metratura tra i contratti e le rilevazioni esistenti, per questa ragione il ministero della Governance Digitale propone da un lato un margine di tolleranza e dall’altro una serie di misure per ultimare la riforma entro il prossimo anno e mettersi così al passo con gli altri stati membri dell’Ue.

Il disegno di legge intende rafforzare il processo di registrazione fondiaria e facilitare le procedure per il trasferimento delle proprietà e la loro registrazione o correzione nell’apposito registro. Al contempo il disegno di legge prevede due misure: la creazione di una nuova figura, l’ingegnere del catasto, certificato in un apposito albo dal Catasto Nazionale Ellenico, per verificare e giudicare richieste di correzione di dati; e l’avvio di una nuova procedura per la correzione degli elementi geometrici degli immobili. 

Due i vantaggi del disegno di legge: mettere finalmente ordine in un settore che in Grecia è stato sempre caratterizzato dal caos e dall’abusivismo selvaggio, e creare nuovi posti di lavoro con la figura professionale dell’ingegnere catastale.

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