Il partito conservatore di Nea Dimokratia si trova in una fase di altissima tensione, dopo la decisione di espellere l’ex premier Antonis Samaras che al quotidiano “Vima” aveva rilasciato un’intervista densa di spunti evidentemente poco graditi a Kyriakos Mitsotakis. Nello specifico alla domanda del giornale “cosa farai se il premier ti nomina alla Presidenza della Repubblica” il sig. Samaras ha risposto: “Questo non accadrà. Naturalmente, se vuoi la mia opinione, considero Costas Karamanlis la scelta migliore.” Una proposta che, se dovesse concretizzarsi, costringerà il primo ministro a prendere posizione al riguardo.
Subito dopo il presidente del gruppo parlamentare del partito e primo ministro ha posto al Comitato etico del partito la questione dell’espulsione di Samaras, che dovrebbe verificarsi ufficialmente nella riunione di domani. Il commento di Mitsotakis è stato affidato ad una lunga intervista a Bloomberg dove il premier ha messo a tacere gli scenari delle elezioni anticipate, sottolineando che la maggioranza del suo partito è stabile.
In quell’intervista Samaras aveva anche effettuato una serie di riflessioni critiche sull’atteggiamento del governo nei confronti della Turchia, sulle conseguenze dopo la vittoria di Donald Trump e il crollo del governo tedesco. “La Turchia – osserva – vuole che accettiamo in anticipo la perdita della giurisdizione sulle nostre isole, cioè dello sfruttamento economico di vaste aree di mare”.
E ancora: “Ho già detto che la nostra nave ha bisogno di una bussola. Voglio dire che manca la visione, la narrazione della società: dove siamo, dove stiamo andando e dove vogliamo andare”.