Cantine biologiche e rispettose dell’ambiente, piccoli produttori, aziende agricole, vignaioli innovativi: erano oltre 500 le realtà dall’Italia e dal mondo, scelte da Slow Food tra chi ha firmato il Manifesto del vino buono, pulito e giusto, che hanno partecipato dal 27 al 29 marzo 2022 alla prima edizione di Sana Slow Wine Fair.
Occasioni di masterclass, degustazioni e spazi di dialogo per appassionati e professionisti per condividere con gli esperti del settore riflessioni sul mondo vitivinicolo, le sue sfide e le sue opportunità. Un evento unico nel suo genere che ha offerto ai partecipanti la possibilità di trovare in un solo luogo il meglio della produzione artigiana e sostenibile italiana e internazionale.
La prima edizione di Sana Slow Wine Fair è stata organizzata da BolognaFiere con la direzione artistica di Slow Food, in partnership con FederBio e Confcommercio Ascom Bologna, con il supporto di Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e dell’ICE, con il patrocinio della Regione Emilia–Romagna.
Tra le oltre 500 cantine presenti, oltre all’Italia abbiamo visto espositori provenienti da numerose nazioni di tutto il mondo. Non mancava nemmeno la Grecia che si è proposta con la cantina Giannikos winery di Corinto. Accolti da Dominik Brun abbiamo assaggiato i rossi Agiorgitiko The Lion 2019, e Doureios Ippos Syrah del 2019 e un’ottima Retsina, vitigno autoctono greco Roditis 100%.
L’azienda è nata nel 1896, quando la famiglia Giannikos piantò le prime viti nel rixxo terreno dell’antica Micene, culla della viticoltura greca quasi 4000 anni fa. Nel 1996, a cento anni dalla fondazione, un devastante incendio rase al suolo i vecchi edifici. Spinto dall’entusiasmo della giovinezza e dall’eredità dei suoi antenati, Michalis Giannikos rigenerò l’azienda familiare indipendente, costruì una moderna azienda vinicola alle pendici dell’antica Corinto e piantò altri vigneti. Rinasce la cantina Giannikos.
Nel 2009, dopo la continua modernizzazione della cantina e la stretta collaborazione con un enologo esperto, la qualità dei vini Giannikos ha raggiunto un nuovo livello e sono state prodotte le prime esportazioni all’estero.
Il lavoro metodico e preciso degli ultimi anni ha dato i suoi frutti iniziando anche a ricevere numerosi premi nei concorsi enologici internazionali. Oggi la cantina Giannikos propone varietà autoctone greche e vini di alta qualità ed è una delle principali cantine biologiche in Grecia con esportazioni mondiali.
«Sono cantine che hanno voluto fortemente far parte della Coalizione ed essere presenti alla Fair. E per i produttori che provengono dall’estero non è così scontato in questi tempi. Inoltre, si tratta di aziende di piccole e medie dimensioni che nella maggior parte dei casi non sono nemmeno distribuite in Italia. Un’occasione irripetibile quindi sia per i professionisti che potranno selezionarle che per il pubblico che potrà assaggiare etichette che nella maggior parte dei casi non sono state mai assaggiate in Italia, e spesso addirittura in Europa» sottolinea Giancarlo Gariglio, coordinatore internazionale della Slow Wine Coalition.
Più della metà degli espositori ha una certificazione biologica o biodinamica o presenta etichette certificate. È un segnale fortissimo perché, come evidenziano i dati del Report Wine Monitor Nomisma, il mercato del vino bio si dimostra in grande crescita con un incremento dei consumi in Italia del 60% negli ultimi tre anni. Anche la produzione vitivinicoltura biologica registra numeri positivi.
«Il vino biologico, che non utilizza pesticidi e sostanze chimiche di sintesi a protezione della fertilità del suolo e della biodiversità, conferma il suo ruolo centrale all’interno del processo di transizione ecologica verso un’agricoltura sempre più sostenibile. I tre pilastri del Manifesto Slow Food per il vino buono pulito e giusto – sostenibilità ambientale, tutela del paesaggio e crescita sociale e culturale delle campagne – sottoscritto anche da FederBio, contraddistinguono il vino biologico insieme al valore dell’identità territoriale delle denominazioni d’origine del nostro Paese con l’unico logo certificato dall’Unione Europea che premia il lavoro di tanti viticoltori», dichiara Maria Grazia Mammuccini, presidente FederBio.
Tra gli altri partecipanti meritano una menzione la cantina Paraschos di Alexis e Jannis, greci di origine, che in provincia di Gorizia gestiscono la loro cantina.
L’azienda viene fondata nel 1998 da Evangelos Paraschos, di origine greca, viticoltore a San Floriano dal 1979. Tuttora è assistito dalla famiglia nella produzione di vini secondo l’antica tradizione vinicola del Collio e della valle del Vipacco. Da sempre attenti nella coltivazione dei vigneti al rispetto dell’ambiente e delle piante stesse, dal 2003 anche in cantina non viene utilizzato più alcun mezzo chimico.
La manifestazione si è aperta domenica 27 marzo con la plenaria di apertura della Slow Wine Coalition, la rete internazionale, inclusiva e collaborativa che unisce i protagonisti del mondo del vino. Carlo Petrini, fondatore e presidente di Slow Food, è intervenuto sulla transizione ecologica e sul ruolo dell’agricoltura, e il presidente di Libera Don Luigi Ciotti ha introdotto il tema sempre attuale del rapporto tra produzione agricola e legalità.