“Siamo determinati a dare seguito alla lieta notizia dal Mar Nero con nuove buone notizie nel Mediterraneo questa volta. Con il sudore dei nostri ingegneri e le preghiere della nostra nazione, possa il destino della nostra nave essere buono e la sua perforazione fruttuosa”. Così in un tweet il ministro turco dell’energia Fatih Dönmez, commentando la partenza della nuova nave di perforazione sottomarina Abdülhamid Han. La nave è si trova presso il pozzo Yörükler-1, a circa 55 chilometri al largo della costa di Gazipaşa, a nord-ovest dell’isola di Cipro.
Poche ore prima era stato il Presidente turco Recep Tayyip Erdogan a lanciare l’ennesima provocazione in direzione di Grecia e Cipro, con tali parole: “La Grecia, uno stato delegato che ha in gran parte ceduto la sua sovranità a Washington, aveva chiesto che l’Abdulhamit Khan fosse colpito se avesse proceduto a trivellare intorno a Cipro o al largo del Mediterraneo orientale. L’esercito americano, che sta preparando la Grecia alla guerra con la Turchia, ha recentemente schierato caccia F-22 a Creta. Ankara non è caduta nella trappola di Washington e ha detto che avrebbe prima estratto gas naturale dalle aree vicino alle sue coste. Se presto il gas verrà trovato in queste aree, annullerà anche i piani della Grecia e di Cipro meridionale nel Mediterraneo orientale. Perché se la Turchia trova gas naturale in una località vicino a Gazipasa, si sarà formata la rotta più economica per trasportare il gas del Mediterraneo orientale verso l’Europa”.
Si tratta di una nave del peso di 68.000 tonnellate lorde che può perforare oltre 12.000 metri: inoltre è una delle cinque navi di perforazione di settima generazione a livello globale con una torre di 104 metri e 200 persone di equipaggio.