Inizia oggi per la Grecia una fase nuova alla voce energia: è infatti entrato in funzione il rigassificatore galleggiante di Gnl nel porto di Alexandroupolis, con una capacità massima di 5,5 miliardi di metri cubi di gas, a cura dell’operatore del terminal, la società Gastrade.
“Il progetto – si legge in una nota ufficiale – contribuisce alla sicurezza energetica e alla diversificazione delle rotte e delle fonti di approvvigionamento dell’Europa sudorientale e centrale, rendendo decisamente più importante il ruolo della Grecia nella mappa dell’energia dell’Europa”.
All’interno del progetto è presente anche un gasdotto sottomarino e terrestre che collega il rigassificatore al sistema che provvede allo smistamento verso altri paesi della macro regione, come Bulgaria, Romania, Macedonia del Nord, Serbia, Moldova, Ucraina, Ungheria, Slovacchia.
Con questa nuova infrastruttura la Grecia non solo provvede al proprio fabbisogno di gas ma si erge a punto di riferimento per una vasta area che va dai Balcani all’Egeo in virtù della propria peculiare posizione geografica. Inoltre Alexandroupolis si conferma luogo strategico, sia per il rigassificatore sia come hub per le truppe Nato di passaggio lungo la via Carpatia, la bretella che in verticale collegherà il porto ellenico alla Lituania.